Una "favola del vino" delle nostre colline.

La leggenda della Principessa Gavia

C'era una volta una principessa di nome Gavia, figlia del burbero re dei Franchi Clodomiro.

Al riparo della cinta del castello, la fanciulla trascorreva il suo tempo fra i divertimenti di corte quando, un bel dì, i suoi occhi luminosi incrociarono lo sguardo espressivo e fiero di un giovane soldato posto a guardia del sovrano.

Nacque l'amore: un'unione ben presto contrastata dal re, che voleva per la figlia un marito di pari lignaggio. 

Ai due giovani non restò che la fuga.

scapparono al capo opposto del regno, tentando di imbarcarsi per terre ancora più lontane dal re, nel porto di Genova.

Lungo la strada, trovarono rifugio in una piccola locanda, nel cuore di una terra di dolci colline. Il luogo era così delizioso che decisero di stabilire lì la loro dimora.

I giovani iniziarono a coltivare la vite, come vedevano fare agli altri abitanti.

Intanto, i soldati del re trovarono i fuggitivi, ma Clodomiro, commosso dalla purezza del sentimento che leggeva negli occhi dei giovani, li perdonò e li benedisse la loro unione. Gli sposi si stabilirono nel territorio in cui avevano trovato rifugio, che da quel momento si chiamò Gavi, in onore della principessa Gavia. Il vino che producevano era biondo e cortese, come la bella principessa: allora il vino si chiamò Cortese di Gavi.